Le storie horror migliori che mi siano mai state raccontate sono giunte per caso, solitamente di notte, nel vecchio retropalco di un piccolo teatro della periferia bolognese, con l’unica fonte luminosa rappresentata dalla luna e da una flebile lampadina rossa, appesa al muro come il cadavere di un impiccato. Sotto quel pendaglio da forca ci raccontavamo